Da sempre TAG HEUER utilizza il carbonio nei suoi orologi, ma fino ad ora lo si era riservato per il quadrante o la cassa. Con il nuovo TAG HEUER Carrera HEUER 02t tourbillon Nanograph ci si spinge oltre alla ricerca della precisione. Il carbonio infatti è utilizzato per la spirale del bilanciere in alternativa al metallo e al silicio. Per giungere a questa innovativa spirale ci sono voluti tre anni di studio e progettazione nella sede TAG HEUER di La chaux de Fonds.
Per capire appieno i vantaggi e la funzionalità verso la precisione del meccanismo, descriviamo il processo produttivo.
La prima fase è il disegno, per incisione della spirale, la sua geometria, la sua curva finale e la virola ( che è il punto d’attacco della spirale all’asse del bilanciere) che avviene su un wafer di silicio utilizzando una penna metallica riempita con inchiostro ricco di atomi di ferro, un forte catalizzatore. Il wafer viene posizionato all’interno di un grande reattore chimico: ogni wafer contiene 330 spirali. Si procede ad alzare la temperatura fino a 950°, creando le condizioni per una reazione chimica in ambiente libero da ossigeno; in contemporanea vengono introdotti 2 gas, idrogeno e etilene, quest’ultimo ricco di atomi di carbonio. A questa temperatura la molecola di etilene si rompe e libera tre atomi di carbonio, che vengono attratti da quelli di ferro con cui erano state tracciate le spirali sul wafer in silicio: in poco più di due ore, carbonio e ferro creano dei tubi lisci chiamati nanotubi di carbonio.
Questi tubi nati in assenza di ossigeno, sono vuoti e quindi fragilissimi basta una leggera pressione per romperli. Serve quindi una seconda reazione chimica, che consiste nell’infiltrare atomi di carbonio tra i nanotubi creando così un carbonio composito. Si tratta di un polimero con molecole che configurano una disposizione geometricamente regolare. I vantaggi di questa spirale in carbonio riguardano innanzitutto l’estrema leggerezza e La bassa densità, tali da renderla insensibile alla gravità e agli urti. Gli orologi sono stati sottoposti a test di caduta su di una superficie dura: le spirali metalliche si sono piegate, quelle in silicio si sono rotte, mentre la spirale in carbonio composito è rimasta intatta. Inoltre è completamente antimagnetica, e il comportamento termico e l’aeroelasticita‘ grazie all’abbinamento con un bilanciere in lega di alluminio.
La spirale in carbonio composito essendo piatta ne rende agevole l’equilibratura e inoltre le spire centrali più alte progressivamente permettono oscillazioni perfettamente concentriche che migliorano la precisione. Inoltre per la regolazione del periodo si può agire sia sull’inerzia del volantino grazie alla presenza di quattro masse in oro bianco, sia secondo il tradizionale sistema a racchetta intervenendo sulla lunghezza attiva della spirale, operazione non possibile con la spirale in silicio. Questo dettaglio è importante perché questo sistema potrà essere utilizzato sia su modelli haut-de-gamme che su orologi dal posizionamento più basso.
TAG ha infatti già industrializzato il processo produttivo ed è in grado di produrre in 3 ore 330 spirali e di programmare una produzione annua di 100.000 pezzi. Per celebrare una innovazione di questa portata non poteva che avvenire in un modello d’eccezione quale il TAG HEUER Carrera HEUER 02t tourbillon Nanograph. Un cronografo con ruote a colonna certificato COSC realizzato su cassa titanio PVD nero da 45 mm 28800 alternanze/ora per una riserva di carica di 65 ore. Così come conclude Guy Semon, CEO del TAG Heuer Institute le innovazioni sono come una scala, dove ogni innovazione porta alla successiva. La spirale in carbonio è solo il primo passo che porterà ancora ulteriori miglioramenti ancora in fase di sviluppo.